sabato 9 novembre 2013

Resoconto Lucca Comics

Un po' in ritardo.
Sono contenta: di aver partecipato al seminario di cui avevo parlato, di aver assistito allo showcase di Inio Asano e di aver potuto ammirare fumettisti che stimo all'opera.
Partiamo dall'organizzazione.
I Lama sono stati i grandi protagonisti del Lucca Comics 2013
Quest'anno sono stati fatti passi avanti: l'utilizzo delle transenne, il numero di ambulanze, lo spostamento di alcuni stand in padiglioni nuovi. Il problema è che la gente aumenta ogni anno e l'organizzazione dovrebbe riuscire a star dietro ai numeri di cui va tanto fiera.
I problemi sono i soliti, tanta gente e poco spazio. Venerdì, a causa della festività, era purtroppo molto difficile entrare in uno stand senza stare in coda, sabato ancora peggio anche causa della pioggia. Domenica: meno male che tutti si aspettavano pioggia, almeno si respirava.
E' sempre una bellissima manifestazione, però, dato il continuo incremento, se pensassero al meglio come gestire tutta la gente sarebbe un gran passo. Almeno non farebbero sentire idiota la gente che può entrare solo sabato o solo il 1 novembre.
Si è parlato di più di 200mila presenze...e questo credo siano solo i biglietti. Sono circa il 10-20% dell'anno scorso: a questo ritmo tra due anni Lucca imploderà su se stessa.

Comunque.

Il seminario Scrivere per un web Magazine dedicato al fantastico: due esperienze a confronto
Non si è parlato di fantasy ma di scrittura per il web principalmente.
Il primo a prendere la parola è stato Emanuele Marco, curatore di Fantasy Magazine.
Dopo una breve presentazione del suo portale ha parlato di come scrivere per web e devo dire che è stato interessante. Alcune coe già le sapevo, però riassumendo, ecco alcuni trucchi per ottimizzare al meglio il proprio sito/blog nei motori di ricerca:
  • si parla di motori di ricerca ma è google a farla da padrone, poche scuse. Gli altri esistono ma usano gli stessi criteri di ricerca che utilizza google. 
  • scrivere per il web è molto diverso dallo scrivere per la carta (ma lo sapevamo già). Un esempio i titoli: sulla carta puoi sbizzarrirti, ma nel web devi essere estremamente attinente al contenuto se vuoi che che sia ricercabile.
    Per questo a volte questi benedetti titoli sono "noiosi" o estremamente semplici: bisogna mettersi nei panni di quello che sta cercando il lettore perché è quello che fa google.
  • ripetizioni: negli articoli da carta è meglio evitarle, nel web sono fondamentali perché portano il motore di ricerca e la persona al mio articolo. Non c'è spazio per i furbetti però: google utilizza un keyword density che fa una media tra il numero della keyword e il numero delle parole dell'articolo. Se si supera l'8% l'articolo è sbilanciato e google ti penalizza. L'equilibrio accettabile è tra il 6 e l'8%. 
  • la struttura del sito è importante. Anche questo lo si sapeva già. Sono importanti i link verso l'interno e l'esterno del sito, in modo che si crei movimento nel web. Ovviamente i link devono essere sempre validi, altrimenti si è di nuovo penalizzati.
  • ...e tanto altro: sulla pubblicità, immagini, comunicati stampa (perché no insomma: è meglio per i lettori e per il tuo sito non copincollarli, altrimenti, google ti penalizza, ancora).
Un incontro utile insomma.

Poi hanno preso la parola Pia Ferrara e Alessandra Zengo, di Speechless Magazine.
Hanno raccontato cos'è, come nasce, come si produce un giornale che nasce e vive nel web.
Altro incontro molto interessante, il racconto di un'esperienza fortunata.
Speechless è una rivista gratuita che esce ogni tre mesi e viene distribuita sul web.
Alle sue spalle c'è un lavoro certosino fatto di un primo importantissimo momento in cui si decide un tema da approfondire, per poi comunicarlo agli articolisti che a loro volta hanno tempo 1 mese circa per scrivere. Dato che la rivista viene pubblicata on-line non è così vitale restare entro tot battute. Una volta ricevuti tutti gli articoli parte il lavoro di grafica: impostare tutte le pagine, far combaciare testi e immagini, e ovviamente cercare immagini adatte. Per un totale di 200 pagine da leggere comodamente nei tre mesi successivi, in vista del prossimo numero.
Dicevo che è un'esperienza fortunata, ma sbaglio: credo che sia una naturale conseguenza del fatto che quando fai le cose per bene il web (è una delle cose belle del web) se ne accorge.
Speechless nasce da una costola di Diario di pensieri pensieri, sito letterario, che in quest'ultimo anno ha avuto un notevole incremento nei contatti grazie al magazine: da 500mila si è passati a circa 3milioni di contatti. Notevole eh?
E i lettori del blog sono stati soddisfatti di Speechless, tanto che si è creato il famigerato passaparola (che tutti cercano ma che nessuno riesce) che ha portato al successo attuale.

Alessandra Zengo ha parlato anche dell'esperienza di Speechless Books, che lo scorso marzo ha pubblicato il suo primo ebook gratuito, La bambina senza cuore di Emanuela Valentini.
Gli SL Books vogliono essere lo slow food dell’editoria: pochi libri ma curati al meglio delle nostre potenzialità.
Posso confermarlo?
Ho avuto occasione di chiaccherare con Alessandra Zengo e mi ha ripetuto la stessa cosa: non hanno in programma pubblicazioni serrate, complice/causa anche la gratuità di tutte queste iniziative da parte della redazione, ma preferiscono pubblicare quando vedono che un autore o un racconto ha delle potenzialità. Così è successo con Emanuela Valentini: prima del libro definitivo, c'è stato un lavoraccio dietro, ore al computer e ore a parlare con l'autrice per tirare fuori quello che per loro è un buon libro. Un libro molto diverso dal racconto iniziale, questo è fare l'editor.

Che dire, è stata forse una delle esperienze più gratificanti del mio Lucca Comics: imparare alcuni "trucchetti" da web e sentire le parole appassionate di persone che credono ancora nel lavoro editoriale, pubblicare libri che (secondo la loro visione) meritano di esser pubblicati e non per una questione di bilancio (anche se prima o poi bisogna fare i conti con quello). Uno stadio primordiale dell'editoria. Una casa editrice fresca: non "pura", non "ideale", non "perfetta", ma proprio fresca, un po' come quando hai sete e l'unica cosa che hai voglia di bere è solo un sorso d'acqua.

Lo showcase con Inio Asano
E' stato, prima di tutto, divertente.
Inio Asano è l'autore di Solanin, Buonanotte PunPun, La città della luce e altri manga...Inio Asano è un mangaka insolito: i suoi manga sono difficilmente inquadrabili e non rientrano in generi prestabiliti, come piace ai giapponesi. Sono...diversi. Per questo ho amato Solanin e sempre per  questo non ho (ancora) apprezzato fino in fondo Buonanotte PunPun.
Comunque vederlo dal vivo è stato emozionante.
E' un tipo un po' assurdo: capelli biondissimi spettinati verso l'alto, piumino con pelo (noi eravamo in mezze maniche), borbottii giapponesi fitti fitti alternati a silenzi assoluti.
Risposte sempre imprevedibili.
- Perché in Buonanotte Pun Pun hai deciso di
raffigurare il protagonista in quel modo?
- Per rispettare le scadenze!
Inio Asano
"Quando creo un personaggio mi piace crearli coerenti nell'aspetto
e nel carattere: ad esempio lei ha la frangia.
Perché ha la frangia? La frangia in Giappone è una pettinatura
tipica dei bambini piccoli, quindi lei probabilmente anche
se è grande e va alle superiori, avendo mantenuta la frangia,
dentro di sé si sente ancora bambina, molto fragile e insicura,
anche se oramai è una donna."

Gli albi
Ho ovviamente comprato qualche albo.
Moby Dick dalla Disney, Fermo e Un lavoro vero dalla Bao, La memoria dell'acqua da Tunué.
Ho ammirato alcuni dei miei fumettisti preferiti disegnare dal vero: Sualzo, Tony Sandoval, Gipi, Gud, Manuele Fior, Silvia Ziche, Corrado Mastantuono...avrei voluto un disegnino da tutti, ma poi cosa farei alle prossime fiere?
Una piccola valanga di fumetti.
Sualzo e Alberto Madrigal
Tony Sandoval

1 commento:

  1. Che bella esperienza! Prima o poi riuscirò anche io a venire a Lucca :)

    Sarebbe piaciuto anche a me seguire l'incontro sulla scrittura per il web. "Speachless" mi piace molto, penso che abbiano fatto un gran bel lavoro.

    Ho cominciato a procurarmi e leggere "Buonanotte PunPun" qualche tempo fa ed è una delle cose più particolari in cui sia incappata, poco ma sicuro. Sentir parlare Inio Asano dev'essere stata un'esperienza curiosa :)

    P.S. i lama della foto sono tenerissimi!

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