lunedì 26 marzo 2012

23. I bambini nel bosco di Beatrice Masini

23. Un libro che credevi fosse come la gente ne parlava e invece sei rimasta o delusa o colpita. 
I bambini nel bosco, Beatrice Masini

E' un libro che ho letto recentemente, quindi ne approfitto per parlarne. 
Devo leggere parecchi libri per l'infanzia/ragazzi/giovani adulti, ho trovato questo libro tra quelli "consigliati" ufficialmente. La copertina mi ispirava, il titolo pure, poi anche una mia amica me ne aveva parlato bene.
I bambini nel bosco
E' ambientato in un futuro post-apocalittico da quello che ho capito: c'è stata una bomba che ha distrutto la Luna, forse parte della Terra, e ha disperso le persone ovunque. Da quello che ho capito siamo su un asteroide - ma non ne sono sicurissima-, più precisamente in un campo "La Base" che raccoglie i bambini dispersi trovati in giro, senza memoria e senza genitori o luoghi dove tornare. Questi bambini vivono in un campo, divisi in gruppi, "Grumi", e a capo di ognuno di questi c'è sempre uno dei bambini autoproclamatosi leader. Gli adulti compaiono poco, ufficialmente dovrebbero sorvegliarli e curarli, non ufficialmente si intascano i soldi del neo-governo e le provviste destinate ai bambini gettando a loro gli scarti e avanzi. La storia si incentra sul grumo 13, dove comanda Hana: violenta e dura. Un giorno Hana scopre che Tom nasconde qualcosa e lo obbliga a mostrarlo: è un libro di fiabe. Tom ha paura, teme che Hana, nella sua follia da leader, lo obblighi a distruggerlo...invece la bambina gli ordina di leggerlo, a tutti. E così inizia la loro storia: bambini senza memoria, storditi dalle medicine per farli stare buoni, rinascono ascoltando le fiabe di un tempo. Iniziano a sognare, a sperare, a osare ... fino a progettare la fuga dalla Base. Così diventano I bambini nel bosco. Il libro narra la loro avventura nel bosco, i pericoli e i sogni di questi bambini senza passato rinati grazie a un libro.

Mi aspettavo molto da questo libro. Perchè sulla primissima pagina c'era il post-it "bello - segnalare" per la vetrina editoriale di Brescia e perchè ho molta stima della persona che cura la vetrina e segnala i libri di volta in volta. Eppure questo libro non mi ha soddisfatta: 'carino' è l'unico aggettivo che mi viene in mente. La storia sembrava interessante, ma si è rivelata molto debole continuando a leggere: l'ambientazione era complessa ma solo accennata, quando sono entrata in questo mondo ho faticato a costruire il "prima", forse qualche piccolo altro dettaglio sarebbe stato utile. I personaggi poi non sono stati sviluppati a fondo: si intravede qualcosa, sopratutto di Hana e Tom, ma non si scava a fondo nel loro animo, sappiamo cosa pensano, cosa vogliono, come sono, ma manca qualcosa che li renda veri ai miei occhi. Forse ho cercato troppo in un romanzo per ragazzi. 
L'idea di fondo mi era piaciuta: bambini che grazie a un libro riemergono dal loro torpore. Ma alla fine mi ha lasciato con un niente, con un "Beh, tutto qui?". Il finale l'ho trovato stiracchiato, quasi frettoloso visto l'inizio molto tranquillo.
Beatrice Masini
Scopro or ora inoltre che questo libro ha fatto parte della selezione del premio Strega 2010, di poca importanza per quel che penso del premio Strega. Però indica "l'importanza" di Beatrice Masini, o  meglio la rilevanza a livello professionale. Credo che nel suo lavoro sia una professionista coi fiocchi: editor, traduttrice ( è colei che ha tradotto Harry Potter), giornalista. Ma secondo me come scrittrice le è mancato qualcosa in questo libro. 
Comunque per renderle giustizia proverò a leggere anche altri libri che ha scritto, per capire se io e lei non andiamo proprio d'accordo o se sono partita dal libro sbagliato. Tra l'altro come scrittrice ha vinto numerosi premi: premio Pippi, premio Elsa Morante per Ragazzi, premio Andersen il mondo dell'infanzia.

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